La mia storia

La mia storia è un viaggio alla ricerca di un luogo dove potermi conoscere, un luogo dove poter esprimere me stessa liberamente.

Da bambina e da ragazza, in famiglia e nei luoghi del mio paese d'origine, sentivo di non avere spazio.

I miei talenti – l'emotività, l'empatia, la compassione, l'espressività, l'utilizzo del corpo come mezzo attraverso cui osserva e interpreta la realtà – sembravano non avere valore.

Le mie risorse non trovavano un terreno fertile in cui fiorire.

Ho capito presto che il corpo ci invia segnali e sensazioni preziosi per guidarci, ma in assenza di una guida sensibile e competente che accolga senza giudicare, si rischia di sentirsi persi, confusi, soli.

Questo senso di inadeguatezza e solitudine mi ha spinta a lasciare la mia famiglia e il mio paese per studiare a Bologna, città in cui, fin dal primo istante, mi sono sentita finalmente a casa.

 

Il mio percorso formativo

Bologna è il mio terreno fertile. È qui che inizia il mio viaggio di scoperta.

Mi laureo al DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) con una tesi sulla Psicologia dell'Arte. Capisco l'importanza dell'arte come mezzo di espressione e di comunicazione: ogni creazione artistica è un ponte che connette le persone e l'arte è un modo per andare oltre ciò che si vede. Questo è il mio primo passo verso una profonda conoscenza di me stessa, perché comprendo che tutto ciò che si esprime all'esterno ha origine dentro di noi.

Questa consapevolezza mi apre la strada a un mondo che non conosco: le arti terapie. Ed è così che arrivo a un luogo che diventa il fulcro della mia crescita personale e professionale: l'Art Therapy Italia.

Qui mi formo e mi diplomo come DanzaMovimentoTerapeuta. Sperimento e comprendo che il movimento è un linguaggio per esprimere emozioni e accedere alle proprie risorse. Il corpo è un contenitore di vissuti, un luogo di incontri e relazioni. In questo percorso, comprendo il potenziale e la bellezza di questa professione, che si realizza pienamente proprio grazie alla relazione e alla presenza.

Ho imparato che la relazione è il terreno fertile che si crea tra due o più persone, basandosi sull'ascolto, il contatto e il movimento condiviso per farti sentire accettato. La presenza, invece, è la qualità dell'esserci del professionista: una disponibilità totale e non giudicante che fa sentire le persone viste e riconosciute, liberandole nell'espressione. È così che la relazione diventa il terreno per la crescita, mentre la presenza crea l'atmosfera necessaria a tutto il processo.

Dopo la DanzaMovimentoTerapia, capisco che il mio cammino deve includere anche l'arte del tocco. Mi formo come massaggiatrice al Centro Studi Benessere di Bologna e scopro che il massaggio è un'occasione per fermarsi, per ricevere affetto e prendersi cura di sé.